domenica 30 settembre 2012

Prime notizie



Finalmente riesco a dare segni di vita!
Non è molto facile, sono le 8.30 di sera, è buio pesto e sono in una stanza nel compound di SC (che è a 500 mt dal nostro), dove c'è internet abbastanza veloce ma nessuna luce la sera, quindi scrivere è complicato, non vedo nemmeno i tasti del mio pc, perciò sarò breve.

Vi rassicuro sulle mie condizioni, sono arrivata a P. mercoledì mattina e da allora sto correndo come una pazza tra il compound, il campo e il mercato. Fino a martedì sarò da sola, B., il field officer, è ancora a B., quindi io mi devo smazzare tutto quello che succede al campo e al compound, organizzare le squadre di lavoro per qualsiasi cosa,
da tagliare l'erba a raccogliere la spazzatura ecc...c'è un bel casino perché giovedì arriva una delegazione di donatori per cui tutto dovrebbe essere più o meno a posto (!!!) e ci sono solo io per occuparmi di tutto...io che sono l'ultima arrivata e non so niente di niente...cmq in nemmeno una settimana ho capito un po’ di come funzionano le cose qui, cioè che manca tutto, non si trova quasi niente, né da mangiare né come materiali da costruzione, e sarà così almeno finché le strade non riaprono dopo la stagione delle piogge.

Tutto come previsto, per fortuna ci sono 4 officers che lavorano con noi e mi stanno aiutando a capire come muovermi, sono molto gentili e cooperativi.
Quindi per ora solo lavoro di management, e mi sa che continuerà così per un pezzo. Tra l'altro è un bel casino lavorare al pc con 1,5 ore di elettricità al giorno e niente internet. Devo ancora prendere il ritmo, cmq adesso che ho iniziato a venire da SC penso che almeno una volta per settimana potrò scrivere.

La situazione qui a P sembra tranquilla, oggi, domenica, me ne sono andata da sola al mercato e nessuno mi ha dato fastidio. Fa un caldo infernale e il posto è molto più che desolato, non c'è niente di niente, il tempo libero non servirebbe a niente, tranne ad annoiarsi. Ci sono 1 ragazzo inglese e una ragazza irlandese, la nostra supervisor, con cui fare 2 chiacchiere ogni tanto, ma a parte questo niente di niente.
La mia stanza come previsto è un letto e basta, la dividerò con un'altra ragazza che ora è in vacanza, per fortuna mi sono portata le buste di plastica e stamattina ho appeso un pò di chiodi al muro per appendere le buste con dentro le mie cose e sentirmi meno profuga.

E' pieno di mosche, il bagno è un buco per terra e la doccia un bugigattolo con un buco per lo scolo e un secchio per lavarsi. Pranzo e cena riso e lenticchie, sto conservando gelosamente quel poco che ho portato dall'italia per quando sarò davvero disperata.
Sono qui da solo una settimana e mi sembrano mesi...non so come farò a resistere 14 settimane, mi sa che inizierò presto a contare i giorni...spero che con B presente le cose andranno meglio. Non che adesso vadano male, ma le condizioni sono abbastanza pesanti sul medio periodo, ci vorrà tutta la mia forza di volontà per reggere. La gente cmq è gentile e cerco di stancarmi il più possibile per crollare addormentata la notte.

Ho avuto la 'bella' sorpresa di scoprire che il construction leader, fino ad ora mia ancora di salvezza, tra poco se ne va, quindi sarò veramente da sola, sarà un bel casino.
Mi mancate, sapere di non avere possibilità di contatto è pesante, il mio telefono non funziona, non so perché, quindi per adesso sono davvero tagliata fuori da tutto.

Sapevo che sarebbe stato così ma una cosa è sapere una cosa è vivere. Insomma, sarà un bello sforzo resistere, saranno i 4 mesi più lunghi della mia vita, non capisco come la gente possa scegliere di vivere così tutto il tempo, ma so che quando tornerò voi sarete lì, e questo mi fa coraggio.

In ogni caso per adesso non sono troppo abbattuta, mi conservo le energie
per dopo.

Vi abbraccio, cercate di stare tutti bene per favore, cercherò di scrivere di
nuovo la settimana prossima.

Tanti tanti baci!!!

lunedì 24 settembre 2012

Arrivata a Juba



Ciao cari,

allora, sono arrivata a Juba sana e salva, adesso confermo che il Sud Sudan esiste davvero ;)
Fa piuttosto caldo e credo che peggiorerà, ma la sera si sta bene, almeno qui.
Per fortuna sono arrivata di sabato, così ho beccato tutti abbastanza in modalità relax e quindi sono riuscita a  riprendermi un attimo pure io, dal viaggio, dallo stress e dallo scombussolamento generale.

Qui a J ci sono i nostri uffici e un pò di gente fissa, poi una guest house dove dormo io e gli altri che passano di qua. In tutto ho conosciuto una decina di persone, non ho ancora chiarissimo cosa fa ognuno di loro, ma lo capirò. Intanto sono stati accoglienti e in questi due giorni sono stata a cena e a pranzo in giro con loro. La città non mi sembra molto diversa dalle altre di cui ho esperienza, salvo che ovviamente si parla inglese. C'è il Nilo che la attraversa e mi sembra piuttosto piatta.

La gente mi sembra abbastanza stressata ma sono tutte persone di terreno, quindi presi da mille problemi però dovrebbero potermi aiutare nel lavoro che dovrò fare, e che devo ancora capire bene.

Sono un pò preoccupata dal fatto che dovrò rapidamente capire come muovermi e cosa fare, ma ho anche l'impressione che il lavoro di terreno vero sarà poco in confronto a tutto il tempo che si perderà per spostarsi da un posto all'altro, per aspettare che il materiale necessario arrivi, per aspettare che le strade siano di nuovo
praticabili ecc...

Io sarò basata a P, dove c'è un piccolo campo profughi di soli ragazzi in età da scuola superiore, che è il campo in cui dovrò lavorare, sembra soprattutto per fare latrine. A 40 km, ma per adesso non raggiungibile, c'è il campo di N, più grande, per famiglie, e dove dovremmo fare il nostro compound e qualche lavoro di riabilitazione.

Mercoledì vado a B, che dovrebbe essere una città abbastanza grande, dove c'è un altro ufficio e dove bisogna fare scalo per arrivare a  P. Ci si arriva in aereo e mi fermerò un giorno e se tutto va bene giovedì sarò alla mia final destination, P, in elicottero.

Qui a J ho incontrato qui quello che sarà il mio compagno a P per i prossimi 3 mesi, un ragazzo brasiliano che si chiama B, parla perfettamente italiano e mi sembra simpatico e collaborativo. A P saremo solo io e lui, e poi tutto lo staff locale e gli ugandesi del construction team. Non ho ancora capito bene dove dormirò ma pare che ci sia una camera per me che dividerò solo con un'altra ragazza...vedremo.

S, la capo progetto, mi sta già programmando i prossimi spostamenti: secondo lei dovrei restare a P per 2 settimane, poi andare a M, in un'altro stato del SS, e da li spostarmi in un altro campo, quello di J.
Li ci sono da fare delle scuole, un compound e altre cosette. Quindi penso che tra adesso e il 15 ottobre sarò sempre in movimento, il che mi piace molto più dell'idea di restare 3 mesi ferma nello stesso posto sfigato, senza niente attorno.

J già mi aveva fatto un quadro della situazione ma adesso B mi ha spiegato ancora meglio che a P non si trova praticamente niente, né da mangiare né per costruire né altro, tutto il materiale deve arrivare da fuori, a parte pochissime cose. Sarà piuttosto complicato costruire senza niente...anche perché l'elettricità ci sarà per 1,5 ore al giorno, quindi al pc ci puoi stare veramente poco...

Comunque vedrò e imparerò, per adesso comunque la paura ha lasciato spazio alla curiosità di vedere questi posti di cui ho tanto sentito parlare. Finché non capirò in che consiste il mio lavoro continuerò ad essere preoccupata, ma ormai sono in ballo e come al solito quando ci sei dentro le cose ti sembrano meno tremende.

La questione della sicurezza è un'altra storia, pare che saremo abbastanza isolati, con solo un telefono satellitare. Ma la situazione è tranquilla quindi per adesso non mi preoccupo.

Ok, ecco un pò di notizie sparse, un bacio a tutti, ci sentiamo presto