Cari tutti,
anche se non mi sembrate molto preoccupati per il mio
prolungato silenzio (…ve possino, disgraziatissimi…) vi voglio aggiornare un
pochino sulle deliranti esperienze che sto vivendo in queste ultime settimane…
Eh
si, mentre fino ad ora si parlava di stranezze, bizzarrie, piccole difficoltà
quotidiane che fanno sorridere, ora si stanno susseguendo incontrollabilmente
una serie di eventi che, vi giuro, sembrano la classica palla di neve che
inizia piccolina sulla cima della montagna e a forza di rotolare verso il basso
diventa una specie di valanga e travolge tutto e tutti…o anche la ghianda di Scrat che precipita nel vuoto con lui attaccato per la lingua...
Abbiamo cominciato la settimana scorsa con una brutta storia
di molestie che ci coinvolge più o meno direttamente e di cui chiaramente non
posso parlare. Vi dico solo che sono stata coinvolta in quanto donna e in quanto
ho conosciuto le persone implicate, e ho mi sono ritrovata, senza esperienza e
senza preavviso, a parlare con una ragazza sud sudanese che ha subito in
passato pesanti molestie, sessuali e psicologiche, che l’hanno fatta ammalare e
poi scappare via da P.
Anche se non stiamo parlando di violenza fisica, sentire il
racconto di quello che le è stato fatto, vederla così fragile, indifesa, incapace
di opporsi a certe pressioni psicologiche perché per tutta la vita è stata
succube di padri, fratelli, cugini maschi e autoritari, come la maggior parte
delle donne in questi paesi, mi ha colpito come uno schiaffo…non che sia
cascata dalla nuvoletta, però non mi era mai capitato di trovarmi così vicina a
una violenza…è stato pesantissimo…
Dopodichè, sono cominciati i casini interni all’organizzazione,
un susseguirsi di scarica barile per la responsabilità di non aver
adeguatamente affrontato la situazione, di guerre intestine tra chi può trarre
vantaggio dagli errori degli altri e chi si deve difendere per non fare da
capro espiatorio anche per tutto il resto dello sfacelo generale…abbastanza
nauseante…
Infine adesso sono nel pieno di una commedia degli equivoci
relativamente ai materiali da costruzione che finalmente abbiamo potuto
ordinare per il ‘mio’ cantiere a N…Se lo racconto non ci credete…
Prima abbiamo dovuto aspettare che i camion decidessero che
potevano partire e che le strade erano percorribili. Poi quando abbiamo
iniziato a caricare il materiale sui camion, un sacco di roba non era più
disponibile nei negozi perché l’avevano venduta ad altri nel frattempo, alcuni fornitori
si sono rifiutati di darci il materiale al prezzo pattuito sul contratto (!!!
Che fai? Li citi in un tribunale sud sudanese???), altri non hanno MAI trovato
il materiale per cui si sono impegnati con noi e ancora lo stanno cercando in
giro senza darci nessuna garanzia sull’eventualità che riescano mai a trovarlo (tipo
gli aggregati…e che problema c’è? Lo conoscete tutti il famoso calcestruzzo
fatto di fango, no???)…
Quindi, carichiamo quello che si riesce, poi, quando i
camion sono pronti per partire, mi chiamano dicendomi che sono stati
sequestrati DAI POMPIERI (!!!!!) perché il proprietario non ha pagato una
tassa, e naturalmente non ha cash con sé, quindi dobbiamo mandare noi qualcuno
per anticipare i soldi…Ovviamente si è fatto tardi e i camion non possono più
partire.
Non contento, il proprietario si sveglia e ci comunica che l’unico
autista che conosce la strada per P è, pensa un po’, a Juba, e quindi dobbiamo
fornirgli noi una guida altrimenti non li fa partire…e lo scopre alle 6 di sera
del giorno della spedizione!!!
Gli troviamo un povero cristo disponibile a farsi sto
viaggetto, e il giorno dopo i camion partono…e arrivano persino!! incredibile!
Salvo però scoprire che non hanno abbastanza fuel per andare fino a N come
previsto…meraviglioso…e quindi scaricano tutto a P, anche le cose che erano per
N, e se ne tornano indietro vuoti senza aver completato l’esplorazione delle
strade.
Nel frattempo ci arriva la fantastica notizia che il donor
non ha ancora pagato le tranches di finanziamento che dovevano arrivare la
settimana scorsa…quindi in pratica abbiamo le casse vuote…il che significa:
1)
Una
schiera di negozianti poco inclini alla comprensione e alla carità cristiana,
che non vedranno i loro 45.000$ (!!!) almeno fino a lunedì/martedì e che
speriamo non si risentano troppo dell’attesa…che non si ubriachino nel weekend e che
non si presentino con un bel AK45 alla nostra porta una di queste sere…
2)
Altri simpatici negozianti che se non vengono pagati domani mattina rivendono tutto ad
altri acquirenti e ci lasciano in braghe di tela (60.000 mattoni, che ci vuole
a ritrovarli???)
3)
Un
trasportatore che non potrà far muovere i suoi camion finchè noi non possiamo
comprare il materiale da metterci dentro, e che dalla fine della prossima
settimana ha un contratto con un’agenzia UN (qualcosa mi dice che non lo
rescinderà per noi…)
Che altro? Mi pare che in quanto a catastrofi potremmo stare
peggio solo se ci cascasse in testa un asteroide…ma è meglio che non lo dica,
sennò capace che succede pure questo…
Che dire…io sto cercando di fare meditazione zen e non farmi
prendere dallo sconforto…non c’è modo di arginare una tale sequenza di disastri,
la situazione è ormai definitivamente fuori controllo, e io non posso che
assistere sconsolata allo sfacelo…non ce la faremo mai non dico a completare,
ma forse nemmeno a iniziare i lavori entro fine anno…è impensabile…
Quindi cerco di non affliggermi troppo, ma non è molto
facile, e soprattutto in questo contesto mi passa completamente ogni energia,
ogni voglia di fare, ogni motivazione a fare qualsiasi cosa…faccio una fatica
bestiale a concentrarmi 10 minuti e a mettermi a fare qualsiasi tipo di
pianificazione…mi sento su un barca che affonda e quindi qualunque cosa è
inutile, fatica sprecata…
Non lo so, ragazzi…cercherò di reagire, di avere l’ultimo
sussulto di vitalità nei prossimi giorni…ma sarà dura…l’unica cosa bella di
questo periodo sono le serata super relax che passo con l’Ispettore, quando
tutti si sono tolti dalle scatole e se ne sono andati a dormire, le orrende
luci al neon si sono spente, il generatore ha smesso di frullarci i neuroni, e
noi possiamo finalmente sbracarci per terra in camera con una birra e una
puntata di ‘Boris’ per farci due risate e rilassarci un po’ cazzeggiando…
Un abbraccio a tutti, miei cari