lunedì 26 novembre 2012

...ma si, giochiamo ad Apocalipse Now...tanto che altro abbiamo da fare??



Avevo dimenticato di dirvi che tra una cosa e l’altra, con le paranoie sulla sicurezza che si stanno diffondendo ultimamente a causa di qualche personaggio del nostro staff, stiamo tutti diventando nostro malgrado una via di mezzo tra Rambo e le Giovani Marmotte… 

Adesso la cosa si sta anche rivelando utile [stamattina i grandi capi hanno deciso, contro ogni suggerimento di OCHA e in barba a ogni norma di sicurezza, di scendere in convoglio  da P a B nonostante ci siano stati problemi, agguati, scontri a fuoco e casini vari lungo la strada, per cui stiamo facendo dei radio check ogni mezz’ora], ma la prima volta che ci hanno spiegato come usare la radio è stato abbastanza comico… Ci siamo messi in cortile, abbiamo settato il canale e poi ci siamo sparpagliati attorno al compound, ognuno con una radio e un nome in codice (!!!) a fare prove chiamandoci l’un l’altro… Mi pareva di essere in un film… ’Alfa Delta Echo base to Alfa Delta Echo mobile, I read you loud and clear, over’… che poi sarebbe come dire ‘’ti ricevo forte e chiaro, passo’’… e camminavamo con ‘ste radio gracchianti in mano come dei pirla con i ragazzini del vicinato che ci guardavano con tanto d’occhi e ridevano…più hanno a che fare con noi più secondo me si convincono che siamo dei pazzi completi...[per non parlare di quando mi vedono la sera appollaiata sul tetto del famoso bagno-pensatoio...]

Insomma, nelle ultime settimane hanno trasformato la casa nella succursale di una caserma dei Marines, hanno tappezzato i muri con mappe satellitari della zona [così efficaci che poi quando cerchi un posto non lo trovi nemmeno per sbaglio] e di fogli stampati con i codici, l’alfabeto fonetico e tutte queste amenità… E poi quando abbiamo fatto la prova con la radio della macchina, dopo nemmeno 800 metri dal compound già non c’era più segnale…utilissimo no? In caso di emergenza mi pare un’ottima soluzione…Cercheremo di stordire il nemico facendogli una lezione di geografia…

Comunque  oggi la radio sta funzionando, i Capi sono quasi arrivati a B, hanno trovato movimento e un check point poco lontano da qui ma nessuno li ha fermati per fortuna e ora sono in città. Si sono presi un bel rischio davvero, comunque è andato tutto bene. Tra poche ore arriva anche B, che ha finito le ferie e finalmente è tornato in SS, con sua grandissima gioia, e mi fa davvero piacere rivederlo (non solo per le scorte di cibo che hai portato, giurooo!!!!)

Ragazzi, Echo Tango 01 vi saluta e vi da appuntamento alla prossima puntata, passo e chiudo!

[parentesi romantica, sono andata in fissa con 'Society' di Eddie Vedder, troppo bella...se volete condividere con me a distanza un momento musicale...]

...come color che stan sospesi...



…e siamo ancora qui…fermi…nel limbo…

L’altro giorno ho dovuto spiegare al camp manager di N, tornato dalle ferie dopo 3 settimane, che doveva dire ai suoi di limitare al minimo ogni spostamento con la macchina e l’utilizzo del generatore, e che anche il cibo deve essere conservato il più possibile perché una volta finito non so quando saremo in grado di mandare loro rifornimenti o soldi…Quei poveracci sono lassù da 5 mesi, isolati da tutto, in un posto in cui non c’è nemmeno il mercato, in mezzo a campi e nient’altro…non si ricordano nemmeno più che sapore ha una birra, spesso non trovano nemmeno il pane…e adesso devono razionare ancora di più le scorte… ma come si fa? E’ stato piuttosto pesante, devo ammettere…So che è una situazione temporanea, ma mi sembra che stiamo davvero chiedendo troppo a questa gente…

Ieri sono venuti da Juba due pezzi grossi dell’organizzazione e sono andati a P in macchina per verificare direttamente una situazione di conflitto che si è creata tra il nostro staff e gli operatori di altre organizzazioni. Il problema è soprattutto che quei poveracci sono soli da 3 settimane, nessun espatriato come punto di riferimento, mille casini da risolvere, con le scorte di cibo e diesel che si stanno prosciugando… Quindi chiaramente stanno adesso  esplodendo tutte le tensioni che sono state latenti fino ad ora. 

Quando poi stavano per tornare sono stati bloccati da una telefonata di uno degli addetti alla sicurezza UN che li ha fatti fermare lì perchè lungo la strada di rientro verso B. stava scendendo un battaglione di 300 soldati dell' SPLA in marcia non si sa bene verso dove e con che intenzioni. Quindi tutti i movimento bloccati, anche noi qui dobbiamo restare il più possibile al compound in attesa che si capisca cosa sta succedendo. Oggi si tiene chiuso l'ufficio, ci hanno detto di preparare il bagaglio di emergenza (tanto per essere molto previdenti) e di fare scorte di cibo per una settimana.

Non siamo particolarmente preoccupati, qualunque cosa succeda è una questione interna che riguarda l'esercito, però quando ricevi simili istruzioni dal responsabile ONU della sicurezza, che solo fino a ieri sera voleva far abbassare il livello di pericolosità, almeno un pensierino te lo fai...Sembra comunque che i vari reparti dell’esercito si siano messi d’accordo e che la crisi si stia riassorbendo.
Qualsiasi cosa sia in ogni caso è un ulteriore fattore di rallentamento per il lavoro, cioè strade di nuovo non percorribili, movimenti più difficili per tutti ecc…come se non ne avessimo già abbastanza…

Nel frattempo ancora nessuna notizia sul versamento che stiamo ormai aspettando da 20 giorni, altri creditori ci stanno venendo a bussare e stiamo cercando di tenerli buoni il più possibile, dobbiamo stare attenti a comprare qualsiasi cosa, ci sarebbe da riparare il bagno, il generatore..ma adesso non si può… ieri sera ci hanno pure rubato un pezzo della macchina parcheggiata qui fuori… 

…Non c’è una fine a questa valanga…

Una sola cosa bella, sabato sera siamo andati a cena al compound di una ONG francese che qui ha 3 persone fisse, tutti molto tranquilli, rilassati e ospitali. Hanno una grandissima terrazza (che si affaccia sul nulla, ma questi ormai sono dettagli insignificanti) e avevano preparato un bel barbecue di capra, fiumi di birra e persino di vino keniano [!!!]. Ci siamo divertiti, abbiamo portato la musica e abbiamo passato una serata davvero carina. Poi verso le 10 se ne sono andati tutti, compresi alcuni nostri colleghi, mentre Dastardley, l’Ispettore e io siamo rimasti lì per non dover rientrare con il coprifuoco.

Siamo rimasti a dormire lì, sotto la luna, senza nemmeno una zanzara, solo con il rumore di una festa tradizionale in lontananza con bonghi e canti...per un pò i ragazzi francesi sono rimasti con noi, poi uno alla volta se ne sono andati nelle loro stanze, e noi 3 siamo rimasti da soli, buttati per terra su dei materassi, con belle copertone pesanti per scaldarci e finalmente una sensazione di leggerezza e di benessere che non provavo da parecchio…Ad un certo punto la luna è tramontata dietro il gazebo e c’erano solo le stelle, una marea di stelle sopra di noi, era bellissimo…

Ci siamo svegliati che il sole era già alto ma si stava ancora bene sdraiati all’ombra del muretto, che però diventava sempre più stretta…alla fine mi sono messa a prendere il sole, tanto non c’era alternativa (se non andarsene, ma non ci andava) e quindi anche se in uno scenario alquanto bizzarro mi sono potuta abbronzare un pochino ;)

Insomma, qualche spiraglio di buonumore c’è ancora, che emerge a sprazzi tra le cappe nerissime di frustrazione e insofferenza collettiva, irritabilità e ansia generale. Per fortuna l’istinto di sopravvivenza è forte e prende il sopravvento sul resto [soprattutto nel caso nostro, in fondo non siamo in pericolo né rischiamo la vita, quindi il nostro è ‘solo’ stress  psicologico…], è come quando ad un certo punto uno riesce con uno scatto di energia residua a scuotere via il carico che ha sulla testa, e a tirarla fuori dall’acqua, e a prendere una boccata a pieni polmoni, lasciandosi tutto alle spalle almeno per un momento…liberatorio…

venerdì 16 novembre 2012

Un Titanic nel deserto





Cari tutti,

anche se non mi sembrate molto preoccupati per il mio prolungato silenzio (…ve possino, disgraziatissimi…) vi voglio aggiornare un pochino sulle deliranti esperienze che sto vivendo in queste ultime settimane…
Eh si, mentre fino ad ora si parlava di stranezze, bizzarrie, piccole difficoltà quotidiane che fanno sorridere, ora si stanno susseguendo incontrollabilmente una serie di eventi che, vi giuro, sembrano la classica palla di neve che inizia piccolina sulla cima della montagna e a forza di rotolare verso il basso diventa una specie di valanga e travolge tutto e tutti…o anche la ghianda di Scrat che precipita nel vuoto con lui attaccato per la lingua...

 



Abbiamo cominciato la settimana scorsa con una brutta storia di molestie che ci coinvolge più o meno direttamente e di cui chiaramente non posso parlare. Vi dico solo che sono stata coinvolta in quanto donna e in quanto ho conosciuto le persone implicate, e ho mi sono ritrovata, senza esperienza e senza preavviso, a parlare con una ragazza sud sudanese che ha subito in passato pesanti molestie, sessuali e psicologiche, che l’hanno fatta ammalare e poi scappare via da P.

Anche se non stiamo parlando di violenza fisica, sentire il racconto di quello che le è stato fatto, vederla così fragile, indifesa, incapace di opporsi a certe pressioni psicologiche perché per tutta la vita è stata succube di padri, fratelli, cugini maschi e autoritari, come la maggior parte delle donne in questi paesi, mi ha colpito come uno schiaffo…non che sia cascata dalla nuvoletta, però non mi era mai capitato di trovarmi così vicina a una violenza…è stato pesantissimo…

Dopodichè, sono cominciati i casini interni all’organizzazione, un susseguirsi di scarica barile per la responsabilità di non aver adeguatamente affrontato la situazione, di guerre intestine tra chi può trarre vantaggio dagli errori degli altri e chi si deve difendere per non fare da capro espiatorio anche per tutto il resto dello sfacelo generale…abbastanza nauseante…

Infine adesso sono nel pieno di una commedia degli equivoci relativamente ai materiali da costruzione che finalmente abbiamo potuto ordinare per il ‘mio’ cantiere a N…Se lo racconto non ci credete…

Prima abbiamo dovuto aspettare che i camion decidessero che potevano partire e che le strade erano percorribili. Poi quando abbiamo iniziato a caricare il materiale sui camion, un sacco di roba non era più disponibile nei negozi perché l’avevano venduta ad altri nel frattempo, alcuni fornitori si sono rifiutati di darci il materiale al prezzo pattuito sul contratto (!!! Che fai? Li citi in un tribunale sud sudanese???), altri non hanno MAI trovato il materiale per cui si sono impegnati con noi e ancora lo stanno cercando in giro senza darci nessuna garanzia sull’eventualità che riescano mai a trovarlo (tipo gli aggregati…e che problema c’è? Lo conoscete tutti il famoso calcestruzzo fatto di fango, no???)…

Quindi, carichiamo quello che si riesce, poi, quando i camion sono pronti per partire, mi chiamano dicendomi che sono stati sequestrati DAI POMPIERI (!!!!!) perché il proprietario non ha pagato una tassa, e naturalmente non ha cash con sé, quindi dobbiamo mandare noi qualcuno per anticipare i soldi…Ovviamente si è fatto tardi e i camion non possono più partire.

Non contento, il proprietario si sveglia e ci comunica che l’unico autista che conosce la strada per P è, pensa un po’, a Juba, e quindi dobbiamo fornirgli noi una guida altrimenti non li fa partire…e lo scopre alle 6 di sera del giorno della spedizione!!!

Gli troviamo un povero cristo disponibile a farsi sto viaggetto, e il giorno dopo i camion partono…e arrivano persino!! incredibile! Salvo però scoprire che non hanno abbastanza fuel per andare fino a N come previsto…meraviglioso…e quindi scaricano tutto a P, anche le cose che erano per N, e se ne tornano indietro vuoti senza aver completato l’esplorazione delle strade.
Nel frattempo ci arriva la fantastica notizia che il donor non ha ancora pagato le tranches di finanziamento che dovevano arrivare la settimana scorsa…quindi in pratica abbiamo le casse vuote…il che significa:
  
1)
Una schiera di negozianti poco inclini alla comprensione e alla carità cristiana, che non vedranno i loro 45.000$ (!!!) almeno fino a lunedì/martedì e che speriamo non si risentano troppo dell’attesa…che non si ubriachino nel weekend e che non si presentino con un bel AK45 alla nostra porta una di queste sere… 

2) 
Altri simpatici negozianti che se non vengono pagati domani mattina rivendono tutto ad altri acquirenti e ci lasciano in braghe di tela (60.000 mattoni, che ci vuole a ritrovarli???) 

3) 
Un trasportatore che non potrà far muovere i suoi camion finchè noi non possiamo comprare il materiale da metterci dentro, e che dalla fine della prossima settimana ha un contratto con un’agenzia UN (qualcosa mi dice che non lo rescinderà per noi…)

Che altro? Mi pare che in quanto a catastrofi potremmo stare peggio solo se ci cascasse in testa un asteroide…ma è meglio che non lo dica, sennò capace che succede pure questo…

Che dire…io sto cercando di fare meditazione zen e non farmi prendere dallo sconforto…non c’è modo di arginare una tale sequenza di disastri, la situazione è ormai definitivamente fuori controllo, e io non posso che assistere sconsolata allo sfacelo…non ce la faremo mai non dico a completare, ma forse nemmeno a iniziare i lavori entro fine anno…è impensabile…

Quindi cerco di non affliggermi troppo, ma non è molto facile, e soprattutto in questo contesto mi passa completamente ogni energia, ogni voglia di fare, ogni motivazione a fare qualsiasi cosa…faccio una fatica bestiale a concentrarmi 10 minuti e a mettermi a fare qualsiasi tipo di pianificazione…mi sento su un barca che affonda e quindi qualunque cosa è inutile, fatica sprecata…

Non lo so, ragazzi…cercherò di reagire, di avere l’ultimo sussulto di vitalità nei prossimi giorni…ma sarà dura…l’unica cosa bella di questo periodo sono le serata super relax che passo con l’Ispettore, quando tutti si sono tolti dalle scatole e se ne sono andati a dormire, le orrende luci al neon si sono spente, il generatore ha smesso di frullarci i neuroni, e noi possiamo finalmente sbracarci per terra in camera con una birra e una puntata di ‘Boris’ per farci due risate e rilassarci un po’ cazzeggiando…

Un abbraccio a tutti, miei cari

sabato 3 novembre 2012

Back Into the Wild...

Ciao!

Ieri ho lasciato B e sono tornata a 'casa'...dovevo star fuori un weekend e invece mi hanno 'sequestrata' per due settimane alla fine...E tra qualche giorno scenderò di nuovo...(durante il viaggio in macchina ho visto un lucertolone enorme, sembrava un coccodrillo, ma non ho fatto in tempo a fotografarlo, accidenti...)
 
Quindi rieccomi di nuovo in quell'oasi di pace e comodità che è P...Cavolo, il rientro è stato un pò tosto, si fa in fretta ad abituarsi a uno stile di vita più confortevole...Ora non solo sono ripiombata nel fantastico mondo dell'elettricità col contagocce, delle attese infinite prima che una macchina arrivi per portarti in giro, del caldo e del cibo orrendo, ma sono anche più raminga di prima, perchè durante la mia assenza il mio letto è stato occupato e le mie cose sono state messe in un angolo della stanza, per cui adesso dormo in una delle tende che sono piazzate nel cortile del compound e ho metà della roba con me e metà nella mia ex camera...è un delirio, continuo a girare a vupto cercando i pantaloni o il dentifricio...

Dormire in tenda è un'esperienza...sono delle tende enormi in cui c'è posto per 2 persone ma volendo ce ne stanno anche 5/6 (sono le stesse che ci sono al campo, le avete viste nelle foto che ho postato in precedenza), solo che c'è un materassino micro che al mattino ti alzi con la schiena rotta, e soprattutto sei a contatto con tutti i simpatici animali notturni che razzolano nel cortile quando fa buio...stanotte mi sono svegliata almeno 4 volte perchè sentivo saltare qualcosa di non meglio precisato all'esterno della tenda all'altezza sella mia testa...spero fossero solo rane, ma non ci giurerei...

Oggi pomeriggio hanno trovato un serpente morto nella stanza degli ugandesi (che per fortuna sono ancora a B)...una tanfa insostenibile, ma soprattutto è inquietante il pensiero che la bestiaccia è entrata con tutte le porte chiuse...non ci posso pensare, qui veramente devi scuotere gli stivali prima di rimetterteli addosso al mattino...



Ho trovato la situazione qui a P abbastanza critica, nel senso che il campo ha ancora un'aria spettrale, desolata, e pare che ancora più ragazzi saranno mandati via nelle prossime settimane, quindi peggiorerà.
I ragazzi del construction team, non avendo quasi più materiale, stanno morendo di inedia e sono obbligati a passare il tempo tagliando l'erba...So che tra un pò avremo, e avranno, fin troppo lavoro da fare e che la situazione sarà ribaltata, ma per adesso mi dispiace vederli sprecati in questo modo. Tanto più che secondo me soffrono molto il distacco dagli altri che adesso sono a B...Loro sono un gruppo ben affiatato e quando li separi è come se si spegnesse un pò della loro energia. 

B, il mio 'coinquilino', è davvero stanco, l'ho trovato teso, inca***to, è la negatività fatta persona...l'ho lasciato qui da solo 2 settimane e capisco benissimo che con tutti i problemi quotidiani che ci sono sempre, la sua pazienza e la sua energia sono prossime all'esaurimento. Per fortuna lo sto distraendo un pò, almeno con me si fa due chiacchiere in tranquillità, e poi fra 4 giorni va in R&R a Roma per una settimana, quindi lui si riprenderà e io approfitterò per fargli fare un sacco di spesaaaa, yeeee!!! :)

Comunque resterò qui solo qualche giorno, lunedì andiamo a N e poi continuaiamo per B, di nuovo, dove immagino di restare ancora un'altra settimana. Sono contenta, laggiù mi sono divertita, anche se lo stress da lavoro è alto e il compound è soffocante, almeno si riesce a cazzarare un pò e ci si distrae dal resto. E in questo modo il tempo passa abbastanza velocemente e non sento troppo il peso delle condizioni avverse...Speriamo continui così!

Un grande bacio a tutti e alla prossima!

venerdì 2 novembre 2012

Scoperte etnografiche


Non ho ancora mai descritto i sud sudanesi che ho incontrato a P. Ci sono persone di due etnie diverse, i Nuer e i Dinka, con usi e costumi differenti. Fin'ora non mi sono sentita abbastanza in confidenza con nessuno di loro per chiedere spiegazioni su alcune tradizioni, ma spero di poterlo fare presto (in realtà ho chiesto qualche cosa a K ma non me la sono sentita di entrare troppo nel personale).

La manifestazione visivamente più impattante che ho visto è la pratica dei Nuer di farsi delle cicatrici orizzontali sulla fronte. Si tratta di un rito di iniziazione praticato sui ragazzini adolescenti, che lascia delle striature carattestiche che prendono a volte la fronte fin dietro le orecchie. Le trovo anche interessanti esteticamente, se però non penso a quanto sono profonde e al dolore che si deve provare al momento della scarificazione...



http://www.flickriver.com/photos/ngari/3319704856/


Tra i Dinka invece c'è un'altra pratica, che definire atroce è limitativo...
Vedevo tutti questi uomini, anche giovani, con la bocca martoriata, senza denti davanti, e pensavo a quanto debba essere difficile, per non dire impossibile, curare carie e infiammazioni in posti dove non c'è nemmeno un'infermiere...Per me che ho il panico da dentista, questo è già un pensiero agghiacciante...


http://www.pixoto.com/images-photography/news-and-events/world-events/dinka-tribesman-14936892

Invece ho scoperto con orrore che quella di estrarre i denti davanti è un'altra pratica di iniziazione, un rito di passaggio per diventare uomini, e il risultato estetico è considerato attraente!!! Mi si è gelato il sangue nelle vene quando l'ho saputo, immaginate il dolore assurdo di un'estrazione senza anestesia! Non ci posso pensare...

In Burkina era terrificante ascoltare le storie di donne che avevano subito la mutilazione dei genitali da ragazzine, una pratica tradizionale messa in atto perchè altrimenti le donne sono considerate impure e non degne a far parte della società e quindi a sposarsi (il che equivale a essere delle reiette). 

Qui invece pare che siano gli uomini quelli che subiscono le usanze peggiori ...ma cercherò di approfondire il tema con i ragazzi a P appena mi sentirò di farlo...

Passando a tutt'altro, ieri abbiamo improvvisato una serata con due tipi di una ONG francese, finalmente due persone rilassate, simpatiche e conviviali! Noi qui eravamo in stato di stress cosmico così li ho chiamati e li ho praticamente implorati di passare da noi portando qualcosa da bere e da fumare...e loro sono venuti subito in nostro soccorso psicologico, per fortuna abbiamo potuto offrire loro almeno un pò di parmigiano, pane abbrustolito e minestrone, e abbiamo passato una serata molto piacevole con sottofondo blues, risate e cazzeggio sfrenato...finalmente!!! Anche dopo, quando tutti se ne sono andati a dormire e abbiamo spento il generatore, Dastardly, l'Ispettore e io siamo rimasti sul divano a lume di candela a chiacchierare, ed è stato un momento molto carino e rilassante...davvero una bella serata!

Oggi invece sono ricominciate le grane...Dopo che avevo fatto usao di tutta la mia diplomazia e pazienza perchè l'idraulico tornasse e finisse il lavoro, stamattina è venuto, ha sistemato i casini che aveva fatto, e poi ha pensato bene di cambiare anche un tubo di cui nessuno mai aveva parlato...segandolo...al di sopra del rubinetto!!! Sembravano le cascate del Niagara, acqua dappertutto, ci ha svuotato la cisterna blu che sta sul tetto, e pretendeva pure di avere ragione! Dio, meno male che ha finito, l'ho pagato e se n'è andato...spero per sempre...Prima di uscire dal portone mi fa 'Be, magari un giorno ci rivedremo...'
....MA ANCHE NO!!!!