venerdì 16 novembre 2012

Un Titanic nel deserto





Cari tutti,

anche se non mi sembrate molto preoccupati per il mio prolungato silenzio (…ve possino, disgraziatissimi…) vi voglio aggiornare un pochino sulle deliranti esperienze che sto vivendo in queste ultime settimane…
Eh si, mentre fino ad ora si parlava di stranezze, bizzarrie, piccole difficoltà quotidiane che fanno sorridere, ora si stanno susseguendo incontrollabilmente una serie di eventi che, vi giuro, sembrano la classica palla di neve che inizia piccolina sulla cima della montagna e a forza di rotolare verso il basso diventa una specie di valanga e travolge tutto e tutti…o anche la ghianda di Scrat che precipita nel vuoto con lui attaccato per la lingua...

 



Abbiamo cominciato la settimana scorsa con una brutta storia di molestie che ci coinvolge più o meno direttamente e di cui chiaramente non posso parlare. Vi dico solo che sono stata coinvolta in quanto donna e in quanto ho conosciuto le persone implicate, e ho mi sono ritrovata, senza esperienza e senza preavviso, a parlare con una ragazza sud sudanese che ha subito in passato pesanti molestie, sessuali e psicologiche, che l’hanno fatta ammalare e poi scappare via da P.

Anche se non stiamo parlando di violenza fisica, sentire il racconto di quello che le è stato fatto, vederla così fragile, indifesa, incapace di opporsi a certe pressioni psicologiche perché per tutta la vita è stata succube di padri, fratelli, cugini maschi e autoritari, come la maggior parte delle donne in questi paesi, mi ha colpito come uno schiaffo…non che sia cascata dalla nuvoletta, però non mi era mai capitato di trovarmi così vicina a una violenza…è stato pesantissimo…

Dopodichè, sono cominciati i casini interni all’organizzazione, un susseguirsi di scarica barile per la responsabilità di non aver adeguatamente affrontato la situazione, di guerre intestine tra chi può trarre vantaggio dagli errori degli altri e chi si deve difendere per non fare da capro espiatorio anche per tutto il resto dello sfacelo generale…abbastanza nauseante…

Infine adesso sono nel pieno di una commedia degli equivoci relativamente ai materiali da costruzione che finalmente abbiamo potuto ordinare per il ‘mio’ cantiere a N…Se lo racconto non ci credete…

Prima abbiamo dovuto aspettare che i camion decidessero che potevano partire e che le strade erano percorribili. Poi quando abbiamo iniziato a caricare il materiale sui camion, un sacco di roba non era più disponibile nei negozi perché l’avevano venduta ad altri nel frattempo, alcuni fornitori si sono rifiutati di darci il materiale al prezzo pattuito sul contratto (!!! Che fai? Li citi in un tribunale sud sudanese???), altri non hanno MAI trovato il materiale per cui si sono impegnati con noi e ancora lo stanno cercando in giro senza darci nessuna garanzia sull’eventualità che riescano mai a trovarlo (tipo gli aggregati…e che problema c’è? Lo conoscete tutti il famoso calcestruzzo fatto di fango, no???)…

Quindi, carichiamo quello che si riesce, poi, quando i camion sono pronti per partire, mi chiamano dicendomi che sono stati sequestrati DAI POMPIERI (!!!!!) perché il proprietario non ha pagato una tassa, e naturalmente non ha cash con sé, quindi dobbiamo mandare noi qualcuno per anticipare i soldi…Ovviamente si è fatto tardi e i camion non possono più partire.

Non contento, il proprietario si sveglia e ci comunica che l’unico autista che conosce la strada per P è, pensa un po’, a Juba, e quindi dobbiamo fornirgli noi una guida altrimenti non li fa partire…e lo scopre alle 6 di sera del giorno della spedizione!!!

Gli troviamo un povero cristo disponibile a farsi sto viaggetto, e il giorno dopo i camion partono…e arrivano persino!! incredibile! Salvo però scoprire che non hanno abbastanza fuel per andare fino a N come previsto…meraviglioso…e quindi scaricano tutto a P, anche le cose che erano per N, e se ne tornano indietro vuoti senza aver completato l’esplorazione delle strade.
Nel frattempo ci arriva la fantastica notizia che il donor non ha ancora pagato le tranches di finanziamento che dovevano arrivare la settimana scorsa…quindi in pratica abbiamo le casse vuote…il che significa:
  
1)
Una schiera di negozianti poco inclini alla comprensione e alla carità cristiana, che non vedranno i loro 45.000$ (!!!) almeno fino a lunedì/martedì e che speriamo non si risentano troppo dell’attesa…che non si ubriachino nel weekend e che non si presentino con un bel AK45 alla nostra porta una di queste sere… 

2) 
Altri simpatici negozianti che se non vengono pagati domani mattina rivendono tutto ad altri acquirenti e ci lasciano in braghe di tela (60.000 mattoni, che ci vuole a ritrovarli???) 

3) 
Un trasportatore che non potrà far muovere i suoi camion finchè noi non possiamo comprare il materiale da metterci dentro, e che dalla fine della prossima settimana ha un contratto con un’agenzia UN (qualcosa mi dice che non lo rescinderà per noi…)

Che altro? Mi pare che in quanto a catastrofi potremmo stare peggio solo se ci cascasse in testa un asteroide…ma è meglio che non lo dica, sennò capace che succede pure questo…

Che dire…io sto cercando di fare meditazione zen e non farmi prendere dallo sconforto…non c’è modo di arginare una tale sequenza di disastri, la situazione è ormai definitivamente fuori controllo, e io non posso che assistere sconsolata allo sfacelo…non ce la faremo mai non dico a completare, ma forse nemmeno a iniziare i lavori entro fine anno…è impensabile…

Quindi cerco di non affliggermi troppo, ma non è molto facile, e soprattutto in questo contesto mi passa completamente ogni energia, ogni voglia di fare, ogni motivazione a fare qualsiasi cosa…faccio una fatica bestiale a concentrarmi 10 minuti e a mettermi a fare qualsiasi tipo di pianificazione…mi sento su un barca che affonda e quindi qualunque cosa è inutile, fatica sprecata…

Non lo so, ragazzi…cercherò di reagire, di avere l’ultimo sussulto di vitalità nei prossimi giorni…ma sarà dura…l’unica cosa bella di questo periodo sono le serata super relax che passo con l’Ispettore, quando tutti si sono tolti dalle scatole e se ne sono andati a dormire, le orrende luci al neon si sono spente, il generatore ha smesso di frullarci i neuroni, e noi possiamo finalmente sbracarci per terra in camera con una birra e una puntata di ‘Boris’ per farci due risate e rilassarci un po’ cazzeggiando…

Un abbraccio a tutti, miei cari

7 commenti:

  1. Mmmm,la storia si ripete.su queste problematiche logistiche non ci eri giá passata in burchina?fai come allora.

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  2. Mah, in realtà no...tutto questo è nuovo per me, è la prima volta che mi trovo nel mezzo di questo tipo di problemi, il Burkina in confronto era oro...cmq grazie per il consiglio!

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    1. '...nel mezzo di questo tipo di problemi....'??? Ma come parlo??? Oddio, mi sto adattando al contesto, aiutoooo!!! ;)

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  3. Smentiamo subito la voce che non siamo preoccupati se non scrivi...diciamo che fa piacere pensare tu sia molto indaffarata. Mettiamola così.

    In merito alle vicende...le chiacchere e i consigli stanno a zero. Solo chi è li, vicino a te, può darti consigli. Io sono uno di quelli che dell'Africa ha visto solo i volantini delle Agenzie...che vuoi che ti dica? :(

    La cosa che può\potrebbe tirarti su il morale, per quanto mi riguarda, è dirti che i tuoi appunti sono seguiti e apprezzati. Quando scrivi qualcosa, sappi che è come se stessi facendo una telefonata agli amici. Dal testo, ti si riconosce perfettamente. Praticamente è come stare al pub davanti una birra.

    Alla salute...e tieni duro. ;)

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    1. Grazie Ale, lo so che voi da lassù potete farci ben poco...e pure da qui, a parte incoraggiarci a vicenda e cercare di continuare a trovare il lato ironico di tutto, possiamo fare ben poco a parte quello che stiamo già facendo...

      Però è vero che fa piacere sapere che comunque ci siete, anche se nascosti tra le righe di un blog! ;)

      Thanks a lot, e pensatemi quando vi sparerete il prossimo prosecchino!

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  4. in realtà l'altra sera stavamo a cena da mic e ben diceva "ma nn è strano che erika non scrive più? io sono un po' preoccupata" e io... "ma no... ultimamente ha scritto!" e lei "ma no.. ancora c'è back in the wind" e io "embè non l'ha messo da poco?" e lei "no è più da una settimana che sta lì" "ah io l'ho letto solo due giorni fa"... in realtà io che sono stata un po' piena di cose da fare e disfare non mi ero accorta fosse passato tutto quel tempo ma poi abbiamo ragionato che probabilmente essendo ritornata a B non eri avevi tot elettricità ecc e sicuramente eri più incasinata.. e allora abbiamo deciso tutte e tre di scriverti un bel commento prima di andare via... ma a fine cena dopo due bottiglie di vino ce ne siamo evidentemente scordate... ti aspettiamo a braccia aperte!

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  5. Maddai che scherzavo!!! Non mi sento abbandonata, tranquilla!
    Comunque sarebbe stato effettivamente molto carino ricevere un vostro commento a tre, peccato che non lo avete fatto...;)

    ....ma non nominare mai più il VINO ti pregoooo!!!! Soffro troppo ;)

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