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Stamattina una macchina ha cercato di andare a N, l’altro campo dove sono stata anch’io la settimana scorsa, ma non ce l’hanno fatta. Dopo tutta quella pioggia la strada era di nuovo impraticabile, sono rimasti impantanati 3 volte e sono tornati indietro. Persino le land rover del contingente mongolo di scorta, che sono dei macchinoni potentissimi e con delle vere ruote anti fango, non ce la facevano ad avanzare…la cosa divertente è che lungo la strada (stiamo parlando di non più di 40km) ci sono tutta una serie di carcasse di veicoli che sono rimasti bloccati nel fango nel corso degli anni, e c’è addirittura una specie di gatto delle nevi, un cingolato che qualcuno ha pensato di portare quaggiù supponendo evidentemente che neve e fango siano la stessa cosa…e che ovviamente giace mezzo di traverso abbandonato nella melma…una visione piuttosto bizzarra…

Oggi è stata una buona giornata anche perché sono riuscita ad avere, nel giro di una sola giornata, ben 5 alberi da piantare sulle pit latrines che abbiamo chiuso 2 settimane fa. Al ritmo con cui cresce l’erba quando piove, tra poco il posto in cui si trovano le latrine sarà introvabile e dobbiamo assolutamente evitare che qualcuno un bel giorno ci vada a scavare, e siccome le recinzioni durano il tempo di un respiro (i rifugiati si fregano di tutto di continuo) la soluzione migliore mi è sembrata quella di piantare un po’ di alberi sopra i pits, sperando che resistano…

Oggi il campo era praticamente deserto, 2/3 dei ragazzi sono andati via per le vacanze scolastiche, quindi in giro non c’era quasi nessuno, a parte le mucche che ci invadono e pascolano in mezzo ai dormitori…e a parte un asino, che avrei voluto fotografare, che se ne stava tranquillamente sotto il portico di una delle scuole come se fosse a casa sua…scene surreali…